LUOGHI COMUNI è un progetto polifonico che amalgama differenti linguaggi e registri formali al servizio di un'idea: la rappresentazione del sacro in un mondo senza dio. La immagine della donna/albero, piantata come un seme umano in 7 punti della geografia asturiana, è il pre-testo per un dispiegarsi sinfonico di componenti nel quale la terra, la fotografia, la filosofia, la poesia, la musica, la voce umana e i suoni degli elementi naturali (la pioggia, il vento, la tempesta, la mareggiata, il palpito del cuore), si riuniscono in una danza organica che ci invita a riflettere sulla dimensione sacra della natura e della vita.

La installazione consta di:

-7 pannelli verticali, che evidenziano il carattere ascensionale del progetto e la necessità di ri-sacralizzare una terra che la ragione strumentale ha concepito e sfruttato come fonte di risorse. Ogni pannello include una fotografia di una delle artiste, interrata in uno dei sette punti della geografia asturiana scelti per sviluppare il progetto. L'artista si offre nella sua qualità di axis mundi, di scala ontologica, di betilo  e di seme capace di germogliare in un nuovo re-incantamento del mondo. Include, inoltre, un'acquasantiera contenente terra estratta dal punto geografico e temporale corrispondente e un'analisi edafologica della stessa. Il combinato di acquasantiera e analisi scientifica suggerisce la possibilità di una coesistenza creativa tra la tecnologia e la spiritualità. Mettendo in risalto questa tensione, la colonna sonora propria di ogni pannello è fatta con basi sintetizzate, un suono della natura e una voce umana che recita in loop 54 preghiere per pista, una per ogni grano del rosario.

- Un video di 21 minuti che raccoglie il making of del progetto e i Diarios de la tierra, una serie di annotazioni e riflessioni fatte dalle artiste durante il processo di realizzazione del progetto.

RASSEGNA M-Arte e Cultura Visuale

I LUOGHI COMUNI di Alonso e Marful e la speranza di Pandora

Prof.ssa Dott.ssa Amparo Fernández

Universidades de ANÁHUAC-PUEBLA y UNARTE

La prima definizione che mi viene in mente al momento di catalogare lo spiegamento di mezzi che Su Alonso e  Inés Marful utilizzano nella loro installazione LUOGHI COMUNI, che verrà esposta nel chiostro del Palacio de los Condes di Toreno (Oviedo) fino al 31 di dicembre è quella di “concettuale sinfonico”. Non a caso, l'opera, di una complessità e incisività plastica abbaglianti, reca come sottotitolo 8 VARIAZIONI PER TERRA, CAMARA, SEQUENCER E VOCI NATURALI. La partitura, che risponde a un'estetica corale ogni volta più presente nella opera di A&M, si presenta organizzata con una pulizia di taglio minimalista lungo le due pareti. Nella parete sinistra, potremmo dire dal lato del cuore, ci viene mostrata una serie di sette pannelli verticali che si completano con una proiezione di video che si riproduce in loop nella parete di fronte. Nei sette pannelli, dotati di una verticalità che evidenzia il carattere ascensionale, e l'inclinazione marcatamente spirituale del progetto, possiamo vedere una delle artiste interrata fino alle spalle in sette punti della geografia asturiana.

Donna/albero che ci riporta alla memoria i precedenti di Fina Miralles o Ana Mendieta, la figura femminina sembra germogliare dall'erba, emergere nuda in mezzo a un bosco di castagni o mimetizzarsi senza rumore fra le felci e il prezzemolo di riviera, incarnando il ruolo di un betilo o di un nuovo axis mundi nel quale la terra cessi di essere concepita come una fonte inesauribile di risorse e prenda il posto di un dio morto, il cui feretro abbiamo visto sfilare da quando, nella sua prefazione alla Fenomenologia dello spirito, un Hegel visionario decretò la sua inappellabile estinzione e, con essa, la morte dell'arte.

Sotto ciascuna delle fotografie, un'acquasantiera di pietra contiene la nostra terra raccolta in ciascuno dei punti, invitandoci a “bagnare” le dita nel fango originario e portarle alla fronte, in una emozionante comminazione a comunicarsi con la natura e con la vita come unici fortini di una sacralità laica.  In questo contesto, non è il minore dei meriti di LUOGHI COMUNI proporre l'opposizione fra la razionalità scientifica, convertita non poche volte in una strumentale follia che genera mostri e la proposta di avvicinamento alla terra a partire da un animismo panteista che sembra difendere l'idea dell'essere come un fragile filo di un telaio inconcepibile la cui vera entità, e il cui proposito, qualora ne avesse alcuno, mai comprenderemo.

Sullo sfondo, citate palesemente o in modo subliminale, le filosofie di Spinoza o Schopenhauer, gli accordi olistici dello zen e, inequivocabilmente, l'impronta di Heidegger e il suo fosco avvertimento riguardo all'oblio dell'essere nell'ambito di una cultura che ha fatto del materialismo la parola d'ordine di un individualismo senz'anima. Così, le autrici hanno annesso ad ogni campione di terra l'analisi edafologica che dà conto del ph, della conducibilità elettrica, del potassio assimilabile, etc., apportando alla loro scommessa per un nuovo umanesimo la fredda controfigura dei dati, invitando, in corso d'opera, ad assumere la condizione umana come valore e come limite nel seno di un'etica cordiale che pompa sangue nei logorati catechismi e incoraggia a esaurire fino all'ultima goccia la gloria e la miseria dell'essere.

Ciascuno delle verticali che compongono la fotografia e l'acquasantiera che la completa reca con sé un pezzo musicale che si riproduce in loop. Sono, in totale, sette basi armoniche sintetizzate, la “voce” di un elemento naturale (l'acqua del fiume, il rumore delle cascate, il suono del mare, il vento e la tempesta...) e quella di una delle artiste, che recita fino a cinquantaquattro preghiere per pista, una per ogni grano del rosario. Se sommiamo i mantra delle delle sette basi, il risultato che si ottiene è di trecentosettantotto preghiere:

Per la sinistra alla sinistra della sinistra

Per il naufragio

Per mia madre, che mise i suoi piedi sul confine del fulmine e ritornò tranquillamente a casa

Per la notte nella quale Platone sognò  Mandelbröt e vide scritta la formula dell'universo

Perché l'unico esilio insopportabile è quello che ci allontana da noi stessi

Per l'ombra dell'acero

Per il mistero

Per la filosofia che coniò il Nulla e fece di lui un essere con gli attributi

Per la pelle strappata ai visoni e per la pelle dell'anima che accarezzo quando tocco le tue gambe

Per la campana che destò John Cage e gli insegnò il mormorio di tutto ciò che esiste (…)

Il suono degli elementi naturali, la solennità quasi religiosa degli accordi e la sfilata di preghiere si uniscono in modo tale da farci sentire trasportati in un mondo singolare, nel quale la natura, la musica, la filosofia e la poesia si combinano in un arazzo di stimoli assolutamente indimenticabile. Non è solo la voce ciò che ci sfiora ma anche la dolce irrequietezza di un più in là che si trova qui. Il nostro regno, sembra dire questa donna/seme, con il volto simbolicamente nascosto dietro il quadrato che rappresenta l'elemento terra nella geometria sacra, non è infatti di un altro mondo, ma di questo. Di ciò che calchiamo giorno dopo giorno, passo dopo passo, da nord a sud e da est a ovest, poiché è l'intera umanità quella che sembra desiderosa di entrare in questa raga riprodotta nel loop, simulando la circolarità dei processi naturali. Di fatto, il quadrato che ricopre e occulta il viso in ognuna delle immagini è del colore del campione di terra corrispondente in base al pantone Munsell che si utilizza in qualsiasi laboratorio del mondo per assegnare un riferimento ai colori del suolo. Alleanza simbolica, pertanto, dell'individuo e del mezzo che evidenzia il carattere universale della proposta e che ci permette di identificarci con questa donna senza volto che immerge nella terra il suo seme e aspetta che faccia i frutti in un nuovo umanesimo.

Il brano video, intitolato DIARI DELLA TERRA, VARIAZIONI PER TERRA, CAMARA, SEQUENCER E VOCI NATURALI, raccoglie un singolare making of del progetto. Un incrocio di sguardi e di voci delle due autrici mentre riflettono intorno alla loro opera, illustrando lo stato di avanzamento e proponendo per essa, in sostanza, un'enclave meta-artistica.

Conferire unità a un pezzo corale di tale complessità non sarà stato facile e, di fatto, LUOGHI COMUNI  lascia intravedere un lavoro meditato e sereno al quale soltanto un processo di decantazione semantico-formale assai preciso ha permesso di essere dotato di questa piena sembianza di sinfonia concettuale. Non resisto alla tentazione di conservare alcune delle note e di raccomandare a coloro che si rechino a Oviedo di non perdersi la visita a questo luogo comune che, essendo universale, come tutta l'arte che si rispetti, parla a ciascuno, a ciascuna di noi, con il soave mormorio di una confidenza.

“Quando la fotografia cerca di andare più in là rompe i suoi limiti e reclama altre presenze e altri linguaggi. La terra, personalmente scavata e direttamente raccolta con le mani. I riferimenti spazio-temporali che fissano l'istante in un punto irripetibile nella freccia del tempo. Le annotazioni relative alle particolarità della camera, la lente, la distanza focale, la velocità di otturazione, gli iso e tutto ciò che si interpone fra il nostro sguardo e la realtà dell'istante che raccolgono le immagini. Tutto ciò che la fotografia nasconde e rivela (oscuramente allude) allo stesso tempo. Il rumore dell'acqua o del vento. E dopo, certamente, le litanie, la musica... Non già la parsimonia frustrante di un'immagine, il suo silenzio, bensì la forma(lizza)zione di una specie di ecosistema creativo. Una autorìa rete. Non il risultato bidimensionale di una produzione istantanea bensì il suo spiegamento nel tempo e nello spazio. I segni del suo fare (poiein) interiore. La polifonia di voci che la abitano. La sua terra madre.”

Su Alonso e Inés Marful sono riuscite ad aprire la gabbia d'acciaio della modernità di cui parlava Max Weber ed esorcizzare la litania dei mali che ci affliggono per liberare, in un soffio lucido e vivificante, la speranza di Pandora.

Palacio de los Conde de Toreno (Ridea)

Plaza Porlier (Oviedo)

Dal 5 dicembre 2013 al 5 gennaio 2014

ORAZIONE 1

1.- Per questo luccichio inutile del sangue.

2.- Per l'arciere cieco e per la rosa illesa.

3.- Per l'olio che unse la fronte di mio padre e oggi torna a me, come un guanto dorato sopra il petto.

4.- Per il marinaio che promise di tornare e si addentrò ridendo nell'assoluto.

5.- Per le porte intagliate contro il vento.

6.- Per il ramo dell'albero.

7.- Per il bosco.

8.- Per il ragazzo che tornò dal fiume e mise sopra un altare uno scorpione di ghiaccio.

9.- Per il sole.

10.- Per la tintura estratta dalle bacche e la carta dove si annidano la volta e l'arco.

11.- Per il mercurio ed il piombo allo stato basico.

12.- Por te

13.- Por me

14.- Per le donne che invocò la pioggia

15.- Per il testimone che redasse il verbale sul fatto che il lutto e il seme sono la stessa cosa.

16.- Per la bragia e la pietra di betel.

17.- Per il naufragio

18.- Per mia madre, che mise i suoi piedi sul confine del fulmine e ritornò tranquillamente a casa

19.- Per la notte nella quale Platone sognò Mandelbröt e vide scritta la formula dell'universo

20.- Per gli specchi cancellati sopra l'acqua

21.- Per l'ombra dell'acero

22.- Per la poesia tatuata sopra il torso e i seni addormentati di Lucrezia Borgia

23.- Per la medaglia sotterrata e per il viso che strappò la sabbia

24.- Per la coscienza che inventò la morte e ci concede il laudano della speranza

25.- Per Deleuze, per Klaus Mann e per Virginia, che visitarono l'Ouse e bagnarono i loro piedi nella tempesta

26.- Per il colore del fallimento

27.- Per la deriva

28.- Per l'anima che concesse l'indulto alla nostra ombra

29.- Per la filosofia che coniò il Nulla e fece di lui un essere con gli attributi

30.- Per il mistero

31.- Per la campana che destò John Cage e gli insegnò il mormorio di tutto ciò che esiste

32.- Per le edicole del Giotto

33.- Per la pietà

34.- Per la barca di pietra sulla quale viaggiano i poveri

35.- Per la spada senza taglio

36.- Per i baci

37.- Per il nodo gordiano e per la macchia lavata dal sole

38.- Per le lenti levigate di Spinoza

39.- Per l'incerto

40.- Per il gioco dell'uccello e della zappa

41.- Per l'argilla che arse fra le tue mani e conobbe i nomi sacri del silenzio 

42.- Per la ciotola di zuppa e per la bussola

43.- Per l'allegria

44.- Per la neve che cadde su Padova un quattordici di Gennaio del 1609

45.- Per la fede del convertito e la sezione aurea

46.- Per il perdono

47.- Per le tiepide cascate del movimento perpetuo

48.- Per l'utopia

49.- Per l'alleanza del fuoco con la neve

50.- Per il fiore di cenere e per la Fenice

51.- Per il desiderio

52.- Per la strada che avanza sopra la terra immobile

53.- Per la detenuta innocente

54.- Per la speranza

ORAZIONE 2

1.- Per la donna che mai busserà alla mia porta

2.- Per il mais rosso

3.- Per il gipeto

4.- Per il serpente che depose le uova nel libro e per la chiave che dorme nel fondo dello stagno

5.- Per le bandiere rotte

6.- Per la nostalgia

7.- Per la materia che geme e si lacera

8.- Per la fallacia del cogito

9.- Per la nube

10.- Per l'ala dell'uccello e per la sfera

11.- Per il discorso intorno alla dignità della scimmia e le leggi che aspettano nel loro scrigno di stagno

12.- Per la luce della fede

13.- Per la cecità

14-  Per la piega nel marmo

15.- Per la beccaccia abbattuta e per l'istinto del cane

16.- Per il numero phi che si dispiega nella rosa putrefatta dell'infanzia

17.- Per la valle di Elqui e per Gabriela

18.- Per l'erba

19.- Per l'ascia nello stelo e per l'anima che si piega

20.- Per il fiume d'oro sul mare della sera

21.- Per l'ululato inaudibile della pietra e la rugiada che bagna le labbra del defunto

22.- Per la pietra di Sisifo e per il carrubo che sognò un frutto del colore del sangue

23.- Per il collo tagliato

24.- Per il punto di ancoraggio e per la Spaltung 

25.- Per la caduta del muro e per la rivoluzione di velluto

26.- Per il ladrone che saccheggiò i forzieri e la corona fusa dei re

27.- Por l'Abbozzo di Condorcet e per il dardo ardente

28.- Per coloro che hanno le orecchie per ascoltare e ascoltano

29.- Per la malva nel campo

30.- Per la vista della talpa e per il vento che fa volare le castagne

31.- Per il passato imperfetto

32.- Per l'Uno

32.- Per il libro X delle Confessioni e per l'anima, troppo stretta per contenere se stessaa

33.- Per l'inquietudine

34.- Per il piedistallo di semplice legno e per l'area del trapezio

35.- Per la rana nella pozzanghera

36.- Per il dio della pioggia

37.- Per l'oscura regione e le sue quindici province

38.- Per la bimba che aspetta nell'angolo rosa

39.- Per te che abiti con leggerezza

40.- Per il blu di Prussia

41.- Per la vertigine

42.- Per il giardino che muta e si rinnova

43.- Per il peso e la massa della terra

44.- Per il ladro di orchidee

45.- Per l'isola che non c'è e per il sogno di una notte d'estate

46.- Per il pezzo di diga che portò via lo tsunami e la strana scogliera che incagliò in Playa Ágata

47.- Per Nettuno

48.- Per il bosco di Nemi e il serpente verde

49.- Per la ayahuasca

50.- Per la caduta dell'impero e per lei, tanto amata

51.- Per i sette peccati capitali

52.- Per la nebbia

53.- Per il filo smussato e il disordine

54.- Per la stoffa strappata e per l'ancora

ORAZIONE 3

1.- Per la caldaia bollente dell’istinto e il coltello di Apollo

2.- Per l’audacia

3.- Per il lombrico di terra e l’estasi del santo

4.- Per il ciottolo di fiume

5.- PPer il fondo del sacco e per la fuga

6.- Per il bicchiere di vino

7.- Per un agnello che consegnò la vita e per un inutile allucinazione negli occhi di un mago

8.- Per la segreta storia delle cose  

9.- Per il sacco di lino e per la farina

10.- Per le mie gambe appese nel vuoto e l’alba più bella di Cabo Blanco

11.- Per il tuo quaderno di appunti e per i tipi de la tua Olivetti usata

12.- Per l’astuzia del puma ed il martello della stirpe

13.- Per gli occhi di Edipo

14.- Per questo vento gelato che si cerca nel vento

15.- Per la rete che occulta il volto dell’Idea

16.- Per Prometeo libero dalle catene

17.- Per l’isola che viaggia in ogni petto

18.- Per i ritorni

19.- Per il sapone di sego ed il fuoco delle stoppie

20.- Per il vento che agita la cenere e per la luce di Agosto

21.- Per la strada di casa

22.- Per la morte del totem e per i fusi orari

23.- Per la música

24.- Per la calma del Sadhu e per la foresta vergine

25.- Per il seme

26.- Per i sette modi di mangiare nelle tue mani

27.- Per il filo che lega l’onda alla particella

28.- Per il gatto Shrödinguer

29.- Per i miracoli

30.- Per il percorso zen e per gli hipsters con la testa d’angelo

31.- Per John Coltrane ed il sentimento oceanico

32.- Per la mattina diáfana d’estate che inspiró Walt Withman

33.- Per gli elenchi puntati e la vasta armonía

34.- Per l’anima del mondo

35.- Per la segreta unità dei contrari

36.- Per il maggio del 1968

37.- Per il letto sul pavimento e la coperta tessuta nelle sere d’inverno

38.- Per l’albero caduto

39.- Per il ramo dorato

40.- Por i figli del fango e la tormenta

41.- Por noi

42.- Por la terra che concilia l’oro ed il fango

43.- Per il peplo di Antígona ed il gufo di Minerva

44.- Per l’ostinata speranza

45.- Per l’allegria

46.- Per il tallone di Achille

47.- Per l’ora violetta

48.- Per la pintura rupestre  

49.- Per quello che guarisce

50.- Per il fiume del tempo e per lo scorrere del Tao

51.- Per la camera oscura e lo specchio e la maschera

52.- Per le ore perdute

53.- Per quello che non è mai stato

54.- Per l’ombra dell’essere nel miele e l’esagono

ORAZIONE 4

1.- Por el niño que bebió agua de brújula

2.- Por la luz de diciembre

3.- Per l’estasi

4.- Per la vibrazione della materia e la tranquillità del mantra

5.- Per la molecola d’acque e la frequenza del solfeggio 

6.- Per il gracchiare del corvo

7.- Per l’orazione che arde in ogni incendio

8.- Per il linguaggo impossibile

9.- Per il giglio

10.- Per il sussurro del vento

11.- Per la freccia nell’arco e il bottone nella spada

12.- Per il canto del grillo

13.- Per la scheggia nella carne

14.- Per la promessa non mantenuta

15.- Per il ramo dell’albero che occupi ardentemente 

16.- Per il mio lenzuolo verde e per il telaio di spugna che sostiene il tuo letto

17.- Per il valore senza prezzo

18.- Per il 15 di Marzo

19.- Per l’adesso e per il sempre

20.- Per ogni avverbio che usiamo per ingannare il tempo

21.- Per l’orologio senza lancette e i cinquecento modi per trattenere il coltello

22.- Per il latrato dell’anima nelle notti di luna

23.- Per il cancro che avanza ed il destino che ignoro e tutto quello che minaccia impunemente

24.- Per il cuscino granata

25.- Per la iuta azzurra e lo scalpello del profeta

26.- Per la finzione che ostinatamente difende la distinzione tra il legno e l’ardesia

27.- Per il colore dell’autunno

28.- Per l’ icosaedro y la forme nascoste

29.- Per l’apparenza velata

30.- Per il fermento

31.- Per il Dio che si ignora in ogni bambino

32.- Per il mulino di preghiere e la monotonia del raga

33.- Per il Sūtra del Diamante

34.- Per le corde che legano ciò che è grande a ciò che è piccolo

35.- Per il diritto alla morte

36.- Per la muffa nel pana

37.- Per la caduta

38.- Per Ciorán e il demiurgo falsamente funesto

39.- Per lo strato di polvere e per le nubi di Magellano

40.- Per la terra rossa di Kasenda

41.- Per l’Africa ferita

42.- Per il tamburo della fame

43.- Per il coltello che impedì la fuga ed il cadavere squisito dei diritti umani

44.- Por il ruolo del numero nella spirale del tempo

45.- Per il Dio improbabile che immaginò il creato e soffiò nel suo progetto la illusione di essere liberi

46.- Per l’oblio dell’essere

47.- Per la codardia di Heidegger e per la poesia dopo l’ Olocausto

48.- Per il viaggiatore immobile

49.- Per la supplica che fermò il mondo e congelò sul tuo viso il fulgore del tramonto

50.- Per il gabbiano che vola sotto la pioggia

51.- Per la burrasca

52.- Per il fiore dell’oblio

53.- Per la somma del mondo ed il candore della scienza

54.- Per il valore del suicida

ORAZIONE 5

1.- Per la memoria incandescente

2.- Per la lettera di Lord Chandos e l’incapacità del linguaggio ad esprimere quello che sento

3.- Per l’alfabeto ignorato degli alberi

4.- Per la palestina che fugge dal suo mosaico rotto e per il bambino che mai andrà a scuola

5.- Per la discesa sul mare e per Itaca che testardamente aspetta

6.- Per il vento che cancellerà le nostre parole

7.- Per il canto di Circe e per l’amore che mette le radici nella terra sterile

8.- Per questa litania che avanza come un fiume e l’estuario di fuoco dove bruciarono i pesci

9.- Per l’astuzia della volpe

10.- Per la camicia rossa

11.- Per l’arma che non sarà impugnata e la donna che sognò il corno di un cervo

12.- Per la buca che scavo e la latitudine più profonda

13.- Per la baracca di fango

14.- Per il Chester che accendi quando tutto è monotono ed è inverno

15.- Per il gallo scolpito e l’agonia di Seneca

16.- Per il viso del vecchio in cui mi rifletto

17.- Per il messaggio sul cellulare

18.- Per le isole che si rincontrano nel fondo del mare e le radici che si mischiano nel sottosuolo

19.- Per il fragore della fede ed il gladiatore di bronzo

20.- Per la bruma

21.- Per il vetro appannato e la verticale del cedro

22.- Per il nido vuoto

23.- Per la sabbia e la canapa

24.- Per il pleroma gnostico e l’archetipo

25.- Per il narciso assorto nel suo stesso riflesso

26.- Per il breve sorriso che lasciai sul tuo cuscino  

27.- Per la cópula pazza

28.- Per la macchia indelebile

29.- Per l’infame recinto ed il vetro nel muro

30.- Per lo spessore di una moneta e quello di un capello

31.- Per l’esperienza mistica

32.- Per la miscredenza

33.- Per l’ansia che cresce e cancella il solco di tutti i sentieri

34.- Per la scala spezzata e per la testa di Romeo

35.- Per il libero arbitrio

36.- Per Rosalía

37.- Per la bambina che sogna di restare bambina

38.- Per il cristallo di quarzo

39.- Per la lava che feconda e allarga il territorio

40.- Per il vecchio marinaio che mi insegnò la lentezza e per la pazza che parlava

alle gru in una lingua nuda come una steppa

41.- Per il grido giallo

42.- Per le beghine

43.- Per gli occhi ingannati e la luce dello scettico

44.- Per la torre bruciata

45.- Per la fiamma che attizzi

46.- Per il pino scolpito

47.- Per le tre fasi della dea luna

48.- Per la parola notte

49.- Per la ruga nella fronte

50.- Per il saggio sonno dell’autunno e per la raccolta

51.- Per il dono del dubio

52.- Per la casa di Jung sul lago di Zurigo

53.- Per la lente che mai imiterà i tuoi occhi

54.- Per il dito nel chiodo

ORAZIONE 6

1.- Per questo pesce scuro, muto, degli occhi rossi

2.- Per l’impossibile

3.- Per chi lancia un amo alla luna nello stagno

4.- Per il gesso bagnato con cui scrissi il tuo nome sulle piastrelle e la forma con cui il nome si trasformò nel gioco della campana

5.- Per i miei due piedi che saltano su un cielo di gesso

6.- Per il ratto che grida incastrato nella trappola

7.- Per la pazzia di Nietzsche e la stella danzante

8.- Per il dolore senza consolazione e per la febbre

9.- Per il letto di terra sul quale sogna Hipatya e per l’inconsapevole dell’universo

10.- Per l’ultimo istante di Janis Joplin

11.- Per la luce della perla

12.- Per le dimore che abbandonai una notte per andare a vivere sulla punta di un dardo, Ludovica Albertoni, la pioggia di Trastevere

13.- Por la piaga più dolce

14.- Per la pera che volle essere mela

15.- Per la casa del padre e della madre

16.- Per la bambina seduta alla sinistra della dea

17.- Per il topo del campo

18.- Per chi rompe il tabù e spalanca i cancelli

19.- Per il ladro di ore

20.- Per chi rompe la simmetria

21.- Per il fiore di loto chiuso e per quello aperto

22.- Per l’esistenza che fugge in avanti  

23.- Per la mia mano nella tua

24.- Per la mosca che imparò a distinguere la tela del ragno e per il ragno che morì di vecchiaia

25.- Per i pezzetti di caos che formano l’ordine

26.- Per l’immersione del sommozzatore

27.- Per chi mantiene le radici e vola

28.- Per l’orecchio di Van Gogh

29.- Per gli uomini infami

30.- Per quello che so di me stessa e per quello che ignore

31.- Per ogni falange, ogni costola, ogni vertebra

32.- Per il tempio del santo

33.- Per la lenta agonia

34.- Per il fodero della sciabola

35.- Per il fiume che scorre sotto il fiume e per il seme delle ciliegie

36.- Per le ceneri calde di mio fratello

37.- Per i vangeli apocrifi e per l’amore di Cristo e Maddalena

38.- Per le città invisibili

39.- Per la gloria di restare viva

40.- Per me, che sono la mia libertà

41.- Per gli alberi del pontile, per il parapetto del ponte che arrossisce di notte e per Ives Klein che vende il nulla impassibile presso il corso impassibile dell’impassibile Senna

42.- Per la pigna del tasso e l’assemblea dei druidi

43.- Perchè sì e perchè no, semplicemente

44.- Perchè adesso è un ponte tra i due mondi del ‘è tardi’ e del ‘ho fretta’

45.- Per la serenità

46.- Per il vento che geme

47.- Per il materasso di lana e l’intento frustrato

48.- Per la spina dorsale delle galassie e per chi fende la luce con il suo scalpello

49.- Per il tutto e per il niente, a secco, a polmoni liberi

50.- Per mio padre e la rosa immarcescibile che custodisco senza rumore mentre piego i giorni e al vento che infiamma e il dolore che si inasprisce

51.- Per il midollo fresco di sambuco, la luminosità della fonte, il pezzo di selce ed il peso della pietra

52.- Per la danza del mondo e la sinfonia del caos

53.- Per il nome tatuato

54.- Per il ritorno alla naturaleza

ORAZIONE 7

1.- Per l’acqua che rispetta il canale e per la pianura in fiamme

2.- Per il centro

3.- Per il modo in cui stai quando te ne andasti e Aprile non è un posto per correre scalzo

4.- Por la llave en el ojo y lo que gira

5.- Per il metro quadrato che negherò all’intruso

6.- Per i levrieri impiccati

7.- Per il miele nella spina e ciò che spazza il vento

8.- Per i relitti affondati

9.- Per ciò che torna ad iniziare

10.- Per La primavera silenziosa di Rachel Carson

11.- Per il cavallo alato e perchè ora o mai più

12.- Per la zavorra che getto da bordo

13.- Per il veleno innocuo e la vibrazione del raggio

14.- Per l’intuizione sepolta dalla scienza

15.- Per il bambino che trovò rifugio nella fenditura di una roccia

16.- Per l’atlante del vento e l’anima della nebbia

17.- Per il mare si addentra in un mare di cenere che si addentra nel Dio che mostra un arbusto

18.- Per la biscia dal collare ed il colore del mirtillo

19.- Per il cesto di vimini e per la resina

20.- Per l’odore d’incenso e per la voce che sussurra un verso spezzato

21.- Per il puledro bagnato nella solitudine della montagna

22.- Per il cane randagio e all’apprendista stregone che assistette senza una lacrima al funerale dell’eroe

23.- Per la sinistra a sinistra della sinistra

24.- Per il gambero di fiume, per il becco a scarpa, per il rospo dorato, per l’ aquila di Azara y per tutte le specie che si estinguono

25.- Per la torba calda e le patate arrostite sulla brace del camino

26.- Per il tremore di quello che dubita e la paura che mi ispira la prova indubitabile il mirino telescopico e per quello che ha le idee chiare

27.- Perchè non potrò fuggire al di là di me stessa

28.- Per la saggezza dell’incerto

29.- Per la nostalgia di Madame Bovary e per l’immenza bellezza che si allontana lentamente

30.- Per la tartaruga gigante, il coniglio del deserto, l’ippopotamo anfibio e l’anemone marina

31.- Per il ferro dell’anima che si ossida sotto i vestiti nuovi dell’urgenza

32.- Per la donna selvaggia e l’animale che piange prima della sua cattura

33.- Per il ritorno della vita fatta a mano

34.- Per le foglie caduche e le foglie le foglie sempreverdi

35.- Per il sogno che tesse la coperta della notte

36.- Per il verde alimento del banchetto della vita

37.- Per l’angelo oscuro che sfioró l’essere con la punta dell’ala e lo lasciò invocando alle porte del cielo

38.- Per il nido e la crisalide

39.-Perchè l’unico esilio insopportabile è quello che ci relega da noi stessi

40.- Per la pelle strappata ai visoni e per la pelle dell’anima che accarezzo toccando le tue gambe

41.- Per il capello bianco del nonno

42.- Per la palla di neve che conservo nella dispensa

43.- Per la collana di semi ed il guscio del mollusco

44.- Per il sangue bollente ed il cuore sereno

45.- Perchè entro sette estati ti restituirò la tua pelle di foca e potrai andartene o restar, come volevi

46.- Per il conto corrente dell’amore

47.- Per chi si lascia imprigionare e per chi si libera

48.- Per l’albero piantato e l’albero fiorito che c’è in te

49.- Per ciò che ci scuote e ci porta alla vetta

50.- Por la foglia cremisi del dizionario e per chi riscalda l’aria quando parla

51.- Per chi non ha un piede su cui appoggiarsi

52.- Per il viaggio interiore e l’altra sponda del ponte

53.- Per chi sepellisce e non dimentica

54.- Per il rumore dei tuoi passi sulle foglie secche